lunedì 18 febbraio 2019

Lasciamoli lavorare

Premessa1: oggi la faccio lunghissima sorry...come al solito in fondo c’è il riassunto! 😛

Premessa2: tipicamente gli “auguri di lunga vita” portano così tanta sfiga che fungono da “bacio della morte”, per cui mi aspetto che il Governo cada domattina…😅

Come detto tempo fa (1) il declino intrapreso dal nostro Paese ha radici profonde e nonostante le soluzioni esistano (2) quasi nessuno ha mai provato ad implementarle...


Per quanto mi riguarda, la responsabilità dell’incapacità di invertire la rotta va attribuita ad un mix composto da:
  • malapolitica decennale (3) che ha sempre avuto come principio primo uno scellerato shortermismo per cui in Italia ogni Governo lavora a vista, con termini temporali ridicoli, senza un piano serio per il futuro e spesso puntando il dito contro i nemici sbagliati (chi per incapacità, chi per dolo, chi per entrambe), evitando di agire seriamente dove serva
  • scelte di buona parte dell’elettorato che, pur consapevole dei problemi e delle soluzioni di cui sopra, ha preferito (chi per incapacità di voler cambiare se stessi, chi per ignoranza, chi per entrambe) scaricare barile alle generazioni successive

Questo malsano meccanismo, che si autoalimenta in una spirale discendente, è principalmente figlio di un immobilismo culturale riassumibile in:
  • incapacità/rifiuto di riconoscere i propri errori, nonché i cambiamenti esterni, ed adattarsi di conseguenza
  • dire che è tutta colpa degli altri se l’Italia non cresce coerentemente con le sue potenzialità

Qual è il risultato di tutto ciò? Siamo un Paese che un po’ per volta cade a pezzi*, in cui mediamente la gente è frustrata, non vede grandi prospettive verso il futuro ed è incazzata...

La Politica tradizionale non è stata in grado di dare una risposta, anzi è stata (soprattutto in passato) essa stessa parte del problema, perciò è normale e comprensibile (l’ho fatto anch’io, 4) richiedere un taglio col passato ed un rinnovamento della classe politica...
In questo contesto quindi, non stupisce il grande successo** dei partiti “rottamatori” la cui strada è stata spianata proprio dalla vecchia classe politica...

Peccato che questi presunti innovatori ed anti-establishment siano per lo più una massa di incompetenti arroganti, privi di alcun senso di autocritica o coerenza, in grado di portare avanti solamente idee sovraniste e conservatrici, massima espressione della Politica del passato!

D’altro canto, l’ampio consenso di cui godono (al netto dell’enorme astensionismo che si registra sia nei sondaggi che nelle prove elettorali) indica che in questo momento l’italiano medio, proprio in virtù del fenomeno culturale sopra descritto, se ne sbatta delle palesi incongruenze sopra menzionate e voglia la “soluzione facile e forte”!

Di conseguenza, una possibile via per togliersi di dosso questi populismi è...lasciarli lavorare!***

Voi mi direte “ma sei pazzo?! Proprio tu che ogni settimana predichi l’incapacità di costoro e ci ricordi che non abbiamo più tempo da perdere**** te ne esci con queste affermazioni?”

Attenzione, non sto dicendo che bisogna assecondarli...rimane d’obbligo un continuo lavoro all’opposizione, in modo da arginare il più possibile le loro folli derive e mettendo di continuo a confronto le loro bugie e la loro incompetenza con la realtà delle evidenze sperimentali...

Ma (forse***) è necessario che questi governino per un po’, in modo che vengano smascherate le loro incapacità, magari anche a rischio di prendere tutti quanti una (ennesima...lo so) facciata, e se ne vadano via con la coda tra le gambe...

Mi rendo conto che sia una scommessa rischiosa, ma d'altronde, se anche questi scomparissero di colpo dalla scena politica, non ci sarebbero valide alternative (cioè che siano al contempo una rottura col passato e tecnicamente affidabili) che li possano sostituire...

Ci vuole tempo (M5S e Lega ci hanno messo anni a crescere!) prima che qualcosa di nuovo e valido, che punti alla qualità, magari attingendo dall’enorme bacino di astensionismo (27% alle scorse politiche, intorno ai 40% secondo alcuni sondaggi), possa sorgere e crescere adeguatamente catturando consenso...

E se neanche questo funziona...beh si chiama darwinismo, vuol dire che siamo destinati al fallimento...

* ovviamente esiste una parte di Italia buona, che cresce e si innova, ma è una minoranza...il giudizio nel suo complesso, lo dicono le evidenze sperimentali, è negativo e con trend in peggioramento!

** l’ascesa di tali movimenti è in realtà un fenomeno trasversale in molte democrazie moderne e trova un fondamento comune da un fatto vero: negli ultimi anni le nostre società sono cambiate in modo strutturale, senza che nessuno abbia davvero chiesto alla gente cosa ne pensasse, globalizzazione, integrazione europea ed immigrazione di massa sono gli esempi principe…la Politica tradizionale li ha presentati come “dati di fatto”, mentre i sentimenti anti-establishment rivendicano che sono delle “scelte” a cui è possibile dare risposte diverse (per lo più a carattere populista e sovranista) da quelle finora intraprese…

*** su questa conclusione ho cambiato idea mille volte credo, ora ho più o meno fatto pace col cervello…

**** è vero che non abbiamo tempo da perdere se vogliamo riacchiappare i primi in classifica, ma è anche vero che non siamo ad un passo dal diventare veramente come l’Argentina o il Venezuela…


tl;dr:

Non tutte le colpe del declino italiano si possono attribuire alla Politica...in fin dei conti, infatti, la classe politica di un Paese riflette sempre la sua popolazione...

La spirale discendente per cui l’elettore medio pensa al suo tornaconto personale, per cui premia politici con visioni miopi a short-term, i quali accontentano gli elettori di cui sopra e così via, è espressione di un tragico immobilismo culturale di cui oggi siamo tutti vittime...

Il risultato è che l’italiano medio di oggi sta peggio dell’italiano medio di 2-3 decenni fa...

E la Politica tradizionale, in quanto per buona parte (sempre con i famosi distinguo citati settimane fa) è stata parte del problema, non è stata in grado di dare una risposta...anzi ha spianato la strada ai cosiddetti partiti anti-establishment...

Peccato che, pur essendosi presentati come innovatori ed anti-sistema, costoro si siano rivelati essere per lo più populisti con idee sovraniste e conservatrici, massima espressione della Politica del passato!

Nonostante ciò, godono di grande popolarità...e quindi, per potercene liberare, non vedo grandi alternative se non quella di lasciarli lavorare!

Mi rendo conto che sia una scommessa rischiosa, io per primo ho paura delle loro folli politiche, ma:
  • anche se scomparissero di colpo dalla scena politica, non ci sarebbero valide alternative che li possano sostituire con ampio consenso
  • è necessario (forse) che questi governino per un po’, in modo che vengano smascherate le loro incapacità e se ne vadano via con la coda tra le gambe

Probabilmente questo è l’unico modo che abbiamo affinché ci sia il tempo di costruire una nuova forza politica, che sia al contempo una rottura col passato e tecnicamente affidabile, in grado di sorgere e crescere adeguatamente catturando il necessario consenso...

E se neanche questo funziona...beh viva il darwinismo, vuol dire che ci compreranno i cinesi!

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