lunedì 4 novembre 2019

Muoviamo il culo?

Premessa: vi avviso subito, invece del classico commento su eventi di attualità, il post odierno è una specie di cazziatone polemico-provocatorio...per i più pigri, come al solito, super riassunto in fondo! 😜

Chi mi conosce dal vivo sa che quando parlo di politica tengo a scaldarmi, perché la passione per gli argomenti è così grande che spesso faccio fatica a trattenermi! 

Negli anni sto cercando di lavorare su questo aspetto, cercando di limitarmi il più possibile, ma esiste ancora un tema specifico di fronte al quale mi trovo in difficoltà a rimanere calmo: la disaffezione nei confronti del dibattito economico-politico da parte dell'italiano quadratico medio, peggio ancora se giovane (come vuole la tradizione italiana, è inteso in senso lato, diciamo sotto i 35-40 anni)

Il motivo di ciò è che penso che buona parte dei nostri mali abbia origine proprio nella scarsissima consapevolezza che in media gli italiani hanno (chi in buonafede, chi meno) dei motivi per cui il Paese vive un profondo e lungo declino!

Per questo, come accennato in passato (1, 2), mi sforzo di contribuire, seppur in minima parte, a diffondere un po' di dati e conoscenza sui macro-fenomeni che coinvolgono l'Italia! 

A questo proposito, giusto per stuzzicare un minimo di reazione in chi mi legge, oggi vorrei raccontare l'ennesima enorme ingiustizia che gli ultimi due governi hanno messo in pratica nei confronti delle generazioni più giovani, dando prova di NON aver indotto alcun cambiamento nelle politiche di questo Paese!

È notizia di questi giorni che il Governo vorrebbe concedere l'ennesimo prestito ponte, stavolta di ben 400M€, ad Alitalia (3) e nel contempo abbia deciso di non sospendere il c.d. programma sperimentale Quota 100…tanto per “divertirci” facciamo due conticini su quanto costino queste scelte:
  • dal 2008 ad oggi per Alitalia, azienda super decotta ed assolutamente non strategica (al contrario di quanto propagandato dai politici vale l’8% dei passeggeri da e per l’Italia e <2% quota di mercato europea, 4, 5), sono stati spesi oltre 10G€ (6), nello stesso arco di tempo la quota di spesa riservata all’istruzione in %PIL è calata a tal punto che gli “aiuti” donati alla compagnia di bandiera negli ultimi due anni (7, 8) contano come metà della dotazione annua per il sistema universitario italiano (9, 10) e non si vedono inversioni di tendenza, anzi le poche affermazioni in merito vengono ogni volta smentite (11)
  • per quanto riguarda Quota 100, il suo unico effetto percepibile, al contrario delle folli affermazioni sui fantomatici nuovi posti di lavoro promessi (12, 13) è un ulteriore aumento della spesa previdenziale in %PIL (14, 15), tanto per fare un confronto con un Paese molto simile al nostro e dal quale avremmo molto da imparare, la Spagna spende per il sistema previdenziale non più dell’11%PIL mentre noi viaggiamo su un 16%PIL, con prospettive di ulteriore crescita (16), tradotto in soldoni quel differenziale di spesa vale ca. 80G€ che è grossomodo metà del gettito annuale IRPEF, la tanto odiata imposta sui redditi responsabile dell’enorme differenza tra lo stipendio lordo e netto che ognuno di noi può verificare nella propria busta paga (17), immaginatevi quanto beneficio potremmo trarre in termine di salario se non avessimo quell’enorme zavorra che è il nostro sistema previdenziale e cercate di ricordarvelo ogni volta che un politico (da Destra a Sinistra, passando per il néDestranéSinistra) cerca di raccontarvi che Quota 100 è un bene mentre la riforma Fornero ci ha fatto del male!

Dopo aver mostrato quanto poco la politica abbia investito e stia investendo nelle future generazioni, non risulta quindi molto sorprendente che, stando agli ultimi rapporti di Save The Children Italia e Banca d'Italia (18, 19), la maggior incidenza di povertà relativa ed assoluta, nonché la scarsità di ricchezza accumulata e reddito, siano proprie delle fasce più giovani della popolazione! 



In conclusione, non pretendo certo che ognuno di noi si impegni anima e corpo all'interno del dibattito economico-politico, ma vorrei diffondere il concetto che i problemi italiani non si risolvono da soli, anzi, se possibile un po' per volta stanno peggiorando, e non è certo con l'indifferenza, specialmente dei più giovani, che hanno davanti a loro decenni di vita, che la situazione potrà migliorare!

PS: a scanso di equivoci, visto che ho nominato il tema pensioni, il punto del discorso non è quello di alimentare alcun tipo di scontro intergenerazionale, MA porre l'accento su un evidente problema nella relazione tra i giovani e la Politica riassunto nel sempreverde adagio "se tu non ti interessi della politica, la politica si interesserà di te" a cui aggiungo "e se non fai attenzione, si curerà dei fatti altrui, lasciando te in disparte"!


tl;dr:

Com'è noto a tutti quelli che mi conoscono dal vivo, colpevole di un’evidente passione per la materia, quando parlo di Politica tendo a scaldarmi piuttosto in fretta!

Tra tutti i possibili argomenti, uno in particolare mi triggera facilmente: la dilagante disaffezione tra i miei concittadini, specialmente i più giovani, nei confronti del dibattito economico-politico!

Personalmente trovo che questo, già di per sé, triste fenomeno risulti ancora più tragico alla luce del fatto che tradizionalmente, a prescindere dal colore politico di chi sta al comando, non si sia mai visto in questo Paese un cambio di rotta volto a migliorare le prospettive future dei giovani!

A titolo puramente esemplificativo, non posso non citare il c.d. programma sperimentale Quota 100, completamente inefficace nei confronti dell’occupazione giovanile e colpevole di aggravare i conti di un sistema previdenziale già poco sostenibile, il cui peso ricadrà sulle generazioni future!

Quello che auspico non è un inasprimento dello scontro intergenerazionale, né pretendo un impegno anima e corpo da parte di chiunque all’interno di questo o quel partito, desidero soltanto che ognuno di noi capisca quanto è importante interessarsi ed eventualmente impegnarsi in certe questioni, perché in gioco c’è il nostro futuro e quello di chi verrà dopo di noi!