domenica 15 marzo 2020

Europa vs Italia: my two cents

Premessa 1: giochiamo a carte scoperte, non che l'abbia mai tenuto nascosto, ma dichiaro fin da subito che sono un europeista convinto 😎

Premessa 2: oggi provo una struttura del post diversa dal solito, vediamo come va! 😉

Cosa intendo quando dico europeista convinto?
Non significa affatto accettare incondizionatamente tutto ciò che esce fuori dalle istituzioni europee, né tantomeno significa che l'Europa ideale sia quella che attualmente abbiamo, ma significa esser consapevoli che l'Italia da sola NON ha speranze di sopravvivere nel mondo di oggi e combattere affinché si realizzi un progetto, stile Stati Uniti di Europa, in cui vi sia collaborazione internazionale, non più sotto il solo nome di italiani, francesi, tedeschi, etc. ma da veri cittadini europei, al fine di garantirci reciprocamente il migliore dei futuri possibili!

Perché parlarne ora? Non abbiamo cose più importanti a cui pensare?
Già una settimana fa, quando l'Italia ha iniziato (a mio avviso in maniera finalmente coerente solo da lunedì 9 marzo...) ad affrontare più severamente l'emergenza Covid-19, sono spuntate le prime polemiche "e l'Europa che fa? Perché parlano del MES e non del virus?" (1) ma il culmine è stato raggiunto giovedì 12 marzo: dopo la conferenza stampa tenuta da Christine Lagarde e una specifica affermazione sullo spread ed il ruolo della BCE (2) la quasi totalità dell'opinione pubblica ha scatenato un dibattito che lasciava intendere che l'Europa non solo si stesse rifiutando di darci una mano, ma addirittura stesse agendo come un ostacolo!

A titolo di esempio qui sotto sono riportati i titoli di alcuni quotidiani del 13 mattina:

 


Mi si potrà obiettare che questo non è il momento per dar spazio a certe contro-polemiche, dibattiti etc. e bisognerebbe concentrarsi sul tema Covid-19 ma, posto che sul virus non ho molto da dire ("Non parlo di cose che non conosco" 3), da un po' di tempo non scrivevo nulla su questo blog e in qualche modo bisogna far passare il tempo in "quarantena", ho pensato di dire la mia su un tema che mi sta molto a cuore...

Cosa ne penso io?
Vorrei liquidare subito la questione "MES sì, no? Etc.": nella misura in cui il MES si configura come uno dei tanti strumenti con cui è possibile aiutare un Paese in difficoltà, ed è quindi prerogativa dell'Europa stessa in un momento di emergenza come quello che stiamo affrontando, non trovo giustificazione alcuna nelle polemiche su questo argomento, anzi l'impressione è che chi si sia lanciato su questo tema lo abbia fatto in modo non costruttivo e col puro intento di volerla buttare in caciara, quindi non merita ulteriore spazio...

La questione Lagarde è invece più complicata e merita un approfondimento...partiamo quindi dal principio, cosa ha detto precisamente la presidente della BCE? Durante la già menzionata conferenza stampa Lagarde ha elencato una serie di misure espansive che la BCE avrebbe messo in pratica per fronteggiare le difficoltà che l'UE sta incontrando e dovrà affrontare a causa dell'emergenza Covid-19 (4), successivamente, nel rispondere a diverse domande ha pronunciato la frase "Noi ci saremo, come ho detto prima, usando la massima flessibilità, ma non siamo qui per ridurre lo spread. Non è la missione della Bce" (5)

Non voglio essere ipocrita ed io per primo riconosco che le parole "ma non siamo qui per ridurre lo spread" sono un imperdonabile errore comunicativo: se da un lato Lagarde ha infatti semplicemente detto la verità (la principale missione della BCE riguarda il target di inflazione), dall'altro ha perso l'occasione per pronunciare una frase forte e memorabile* ed ha anzi prestato il fianco a chi non aspettava altro che lanciar critiche sull'operato delle istituzioni europee!

Ma allo stesso tempo non voglio farmi prendere in giro da nessuno, perché quelle parole vanno contestualizzate all'interno di una cornice molto ampia:
  • il giorno precedente, mercoledì 11 marzo, la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ha espresso piena solidarietà al nostro Paese pronunciando un discorso in italiano (6)
  • durante l'intera conferenza stampa del 12 marzo, in cui sono state annunciate diverse manovre espansive, è stato detto che verrà sfruttata tutta la flessibilità che sarà necessaria
  • nella stessa infame frase Lagarde ha detto "Noi ci saremo, come ho detto prima, usando la massima flessibilità" parole il cui significato difficilmente può esser travisato
  • il giorno seguente, nel tentativo di riparare alla gaffe di Lagarde, Philip R. Lane ha pubblicato un'ulteriore nota esplicativa sulle misure che la BCE intende mettere in campo (7)  

Stante questo quadro, pur (ripeto!) riconoscendo il pessimo errore di comunicazione da parte della presidente BCE, chi ha pensato bene di scrivere frasi come "Italia sola", "Fuoco amico", "l'Europa non ci ostacoli" etc. ai miei occhi non appare troppo dissimile da un avvoltoio** pronto a fiondarsi sulla carcassa più vicina...

Cosa dicono gli esperti del settore?
Se aveste voglia di approfondire il tema Lagarde, eccovi un po' di link: What's Up Economy (8), Michele Boldrin (9), Mario Seminerio (10), Tommaso Monacelli (11), Francesco Lippi (12)
Le persone a cui vi rimando sono una fetta, assolutamente non esaustiva ma comunque piuttosto rappresentativa, di tutti gli economisti/giornalisti che quasi quotidianamente seguo quando si tratta di informazione in ambito economico. L'aspetto forse più bello nel seguirli, oltre al piacere intrinseco di leggere i pareri di gente esperta, è che spesso e volentieri non sono completamente d'accordo tra loro (il caso Lagarde ne è un esempio!) ed è nelle discussioni di gruppo, quasi sempre pacifiche e ben argomentate, che anche un povero fisico come me, che in economia e politica si muove da autodidatta, ha l'occasione di imparare qualcosa di nuovo!

*come la storica di Draghi nel 2012 "Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough" che comunque è stata pronunciata in un momento molto più delicato (NON sto sottovalutando il problema odierno, ma non siamo ancora in piena crisi, lo spread non è a 500pb o simile!) e conteneva la premessa "all'interno del nostro mandato"!

**o sprovveduto, per chi da ignorante del tema e "in buona fede" è caduto nella trappola mediatica ed ha commentato superficialmente la notizia...


tl;dr

Come spesso accade nei momenti di emergenza, le ali sovraniste ed antieuropeiste "escono dalle fottute pareti" [quasi cit.] e cominciano a lamentarsi al grido "e l'Europa che fa? Il MES è una trappola! Italexit"

In questo clima, sfruttando un imperdonabile errore di comunicazione della presidente della BCE, numerosi miei concittadini, mio malgrado anche molti che normalmente sono moderati se non neutri su tali questioni, hanno lanciato notevoli invettive nei confronti dell'Europa!

Intendiamoci, poiché conscio del ruolo rassicurante che dovrebbe avere una banca centrale nei confronti dei mercati e del ruolo fondamentale che ha la credibilità in situazioni di emergenza, io per primo sono rimasto deluso da una specifica frase sullo spread ed il ruolo della BCE...ma è folle che una manciata di parole, peraltro vere dal punto di vista squisitamente tecnico, possano ribaltare agli occhi dell'opinione pubblica il contenuto di intere conferenze stampa da un lato e azioni concrete dall'altro!

Spiace molto dirlo, ma chi nel commentare quanto pronunciato dalla Lagarde giovedì scorso ha convintamente usato espressioni forti come "Italia sola", "Fuoco amico", "l'Europa non ci ostacoli" etc. è, nel migliore dei casi uno sprovveduto, in caso contrario un avvoltoio!