lunedì 3 giugno 2019

Forze dell’ordine, manifestanti e violenza

Una decina di giorni fa nella mia città, Genova, è accaduto uno spiacevolissimo evento: in seguito alla notizia che si sarebbe tenuto in piazza un comizio di CasaPound, diverse associazioni e organizzazioni (Cgil, Anpi, Arci, Comunità di San Benedetto al Porto, Libera e Genova antifascista) sono scese in strada per manifestare il loro dissenso nei confronti del partito neofascista...durante alcuni scontri violenti avvenuti tra le forze dell’ordine e parte dei manifestanti, un giornalista locale di Repubblica, Stefano Origone, è stato brutalmente malmenato, riportando diverse ferite, tra cui un trauma cranico, la frattura di due dita e di una costola e contusioni varie (1, 2)...qui trovate una raccolta di video su quanto è successo quel pomeriggio (3, 4, 5, 6, 7, 8)

Detto ciò, vorrei fare qualche considerazione, alcune specifiche su questo evento, altre più generali:
  • CasaPound, piaccia o meno (e a me non piace), è un partito ufficialmente riconosciuto che concorre regolarmente alle elezioni europee e non, perciò ha il diritto di poter organizzare comizi pubblici senza che gli venga impedito di farlo con la violenza, sono d'accordo chi è andato a manifestare PACIFICAMENTE il proprio dissenso, perché io per primo ritengo che la costituzione di CasaPound si spinga decisamente oltre i limiti consentiti dalla legge, ma tant’è finché non viene definito fuorilegge non ci sono motivi per scendere in piazza con torce e forconi
  • quand’anche venisse dichiarato al di fuori della legge, dal momento che non c’è il reale pericolo che questi possano dar vita ad una nuova dittatura fascista in Italia (va tenuto a mente che parliamo di un partitello con un seguito ridicolo), NON ci sono i presupposti per tollerare che qualcuno li affronti con la violenza…chi oggigiorno va ad un corteo con un casco in testa e una mazza da baseball, urlando cori e lanciando oggetti alle forze dell’ordine, a me sembra che lo si possa definire in tutti i modi che volete, fuorché antifascista
  • e non mi si tiri in ballo la “disobbedienza civile” o simili importanti e sacrosante espressioni per giustificare chi manifesta con violenza contro CasaPound perché, ripeto, la Democrazia in Italia non è certamente in pericolo per colpa di pochi trogloditi nostalgici che fanno la voce grossa quando sono in condizione di farlo…NON stiamo vivendo una fottuta guerra civile e non credo che manifestare in modo violento sia un modo per rendere onore ai padri fondatori della Repubblica
  • vorrei infatti ricordare a tutti che in un sano ordinamento democratico, tolti i casi che rientrano nella legittima difesa, nessuno può arrogarsi il diritto di esercitare forza su qualcun altro, eccezion fatta per una classe di persone che, per garantire la sicurezza della collettività, sono legittimate dallo Stato all’uso della forza stessa, fermo restando che quest’ultima dev’essere limitata e circoscritta secondo i termini prescritti dalla legge, che chi fa parte delle forze dell’ordine sia adeguatamente formato ed addestrato, ma soprattutto che chi sbaglia paga, dall'ultimo dei sottoposti al primo dei comandanti
  • a questo proposito, posto che non vi era in corso qualsivoglia evento che richiedesse l’uso della forza in difesa dello Stato e/o della collettività (e.g. moto rivoluzionario atto a rovesciare le fondamenta della Repubblica democratica, attacco terroristico e/o legato alla criminalità, organizzata o meno che sia, etc), NON è anche solo minimamente accettabile che le forze dell’ordine abbiano fatto ricorso alla violenza, specialmente nei modi barbari e brutali registrato nei video che ho linkato più in alto
  • se infatti da un lato non concedo sconti a chi manifesta le proprie opinioni in modo violento, dall’altro denuncio fermamente che l’abuso della forza da parte delle autorità deputate alla sicurezza pubblica (e a Genova non è la prima volta che accade, 9) è fatto ancora più grave che va adeguatamente punito

In conclusione, al di là di qualsiasi opinione e considerazione, tocca constatare che episodi tristi come quelli avvenuti il 23 maggio scorso sono una sconfitta per l’intera collettività…


tl;dr:

Una decina di giorni fa a Genova è accaduto uno spiacevolissimo evento: durante lo svolgimento di un corteo di dissenso nei confronti di un comizio in piazza di CasaPound, nel mezzo di alcuni scontri violenti tra forze dell’ordine e parte dei manifestanti, un giornalista locale di Repubblica è stato brutalmente malmenato, riportando diverse ferite, tra cui un trauma cranico, la frattura di due dita e di una costola e contusioni varie…

A proposito di questo triste episodio avrei qualche commento:
  • piaccia o meno, CasaPound concorre regolarmente alle elezioni (europee e non) e, nonostante viva ai limiti (personalmente ritengo li superi) della giurisdizione, è legittimato a tenere comizi pubblici
  • concordo con chi manifesta pacificamente il proprio dissenso nei confronti di un partito dichiaratamente neofascista, ma finché non viene definito fuorilegge o non comporta una realistica minaccia per l’ordinamento democratico del nostro Paese, non è tollerabile che vi siano manifestazioni violente nei loro confronti
  • chi al giorno d’oggi scende in piazza con un casco in testa e una mazza da baseball, urlando cori e lanciando oggetti alle forze dell’ordine, a me sembra che lo si possa definire in tutti i modi che volete, fuorché antifascista
  • in un ambiente democratico, per garantire la sicurezza della collettività, solo una certa classe di persone dev’essere legittimata all’uso della forza, a patto che questa sia limitata secondo i termini prescritti dalla legge, che chi fa parte delle forze dell’ordine sia adeguatamente formato ed addestrato, ma soprattutto che chi sbaglia paga
  • ciò detto, posto che non vi era in corso qualsivoglia evento che richiedesse l’uso della forza in difesa dello Stato e/o della collettività, il comportamento delle forze dell’ordine di giovedì scorso è a dir poco inqualificabile
  • se infatti da un lato non concedo sconti a chi manifesta le proprie opinioni in modo violento, dall’altro denuncio fermamente che l’abuso della forza da parte delle autorità deputate alla sicurezza pubblica è fatto ancora più grave che va opportunamente punito

In poche parole, a prescindere da che lato lo si guardi, episodi come questo rappresentano una sconfitta per tutti…

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